Le mie uscite astronomiche

Le mie uscite astronomiche

Le mie uscite astronomiche

Siamo arrivati al tanto atteso appuntamento annuale del campo estivo di gruppo.
L'attesa quest'anno è stata particolarmente eccitante per l'alto numero di adesioni, soprattutto di astrofili ospiti: vedremo!
 

Ho deciso di partire già di giovedì e ho seguito le previsioni del tempo nei giorni immediatamente precedenti il campo.

In barba ad una primavera orrenda e ad un inizio d'estate caratterizzato da caldo soffocante e temporali giornalieri, dovremmo avere almeno le notti di giovedì e venerdì serene, la notte di sabato buona e la notte di domenica, per chi resta, un po' a rischio.


Al solito sono schizzato via dal lavoro come un ladro, verso le 15:30 e per le 16:30 ero già per strada.
Verso le 18:00 sono arrivato alla Balma dove erano già presenti Piergiuseppe, Lucio, Davide, Gianfranco e Giancarlo.

Mi sono impossessato del mio solito posto di fronte la Chiesetta e ho montato tutto in tempo per la cena. Il tempo non era eccezionale ed abbiamo temuto un rovescio in serata. A cena (al sacco) naturalmente si sono fatte le ipotesi più disparate sull'esito della nottata, dalle più ottimistiche alle più pessimistiche. Dopo cena sono arrivati Stefano e Gianni, che hanno piazzato gli strumenti nello spiazzo del Merlo.


 

L'ottimismo ha prevalso man mano che le nuvole si dissolvevano e la Balma ci ha regalato una notte indimenticabile, atipica per il luogo, con una trasparenza veramente eccezionale e un seeing pessimo all'inizio anche se è poi migliorato costantemente senza mai arrivare ai livelli eccellenti cui siamo abituati.

Comunque la via lattea sembrava scolpita a rilievo e la trasparenza del cielo era eccellente anche all'orizzonte, consentendomi di riprendere diverse foto di oggetti quasi impossibili in scorpione e sagittario.

Devo segnalare una bellissima immagine della Helix ripresa da Davide a soli 10° sopra l'orizzonte. Anche la temperatura è stata particolarmente mite, 10-11°, e stabile, cosa che ci ha evitato di ritoccare il fuoco degli strumenti fotografici. Insomma: siamo andati a letto che albeggiava.


Il giorno dopo è trascorso oziando, come spesso accade, o al massimo dando un'occhiata alle foto o gli appunti della notte precedente.

Dopo pranzo molti (fra cui il sottoscritto) hanno optato per un sano pisolino. Nel tardo pomeriggio sono arrivati Enrico, Taiss, Sandro, Paola, Cosimo, Serafino, Giacomo, Leonardo e una dozzina di altri appassionati di cui non ricordo il nome (Giancarlo ha la lista completa), che sono arrivati anche con camper e famiglie.

La giornata è stata caratterizzata da un cielo costantemente coperto da nubi di calore, che dopo cena hanno scaricato una fastidiosa umidità rendendo fradici gli strumenti fin quasi a mezzanotte.


 

Dopo le 24:00 la notte è proseguita degnamente, con un seeing migliore ma una trasparenza decisamente peggiore della notte precedente; comunque il cielo è migliorato costantemente e sono andato a dormire che albeggiava.

L 'indomani sono arrivati gli ultimi ritardatari  fra cui Piero e altri, a comporre un truppone di 42 partecipanti, record assoluto per il campo estivo GAWH. Il prato intorno alla Chiesetta è sembrato un formicaio di astrofili!!!

Sabato pomeriggio si è svolta la conferenza di Giancarlo il quale ha proposto la caccia ad alcuni oggetti deepsky misti ma visibili nello stesso campo dell'oculare: inutile dire che la sfida è stata raccolta da quasi tutti i circa 20 partecipanti alla conferenza.

Sabato sera foto di gruppo e poi cena al rifugio Balma, col tempo che si dispone per il meglio: alcune nubi alte fanno temere un cambiamento di condizioni; vengono seguite da una brezza abbastanza fastidiosa che spira per un'oretta circa ma che ci lascerà una seconda parte di nottata veramente eccellente.

 

Alle 4:00 comincia ad albeggiare e smonto tutta l'attrezzatura. Mi giro e mi rigiro nel sacco a pelo ma non prendo sonno, così alle 6:30 imbocco la strada di casa. Il sole è già alto e lo spettacolo del panorama a valle è incantevole: un tappeto di nubi a fondovalle si infrange contro il massiccio del Monviso che sembra toccarsi con mano.

Bilancio: per quanto mi riguarda il campo più bello che io ricordi per adesioni e per la clemenza del tempo.

 

ARRIVEDERCI AL PROSSIMO CAMPO.


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