Le mie uscite astronomiche

Le mie uscite astronomiche


E così riprendo a raccontare le mie uscite astronomiche dopo un periodo in cui la voglia c'era ma mi è mancato il tempo. Soprattutto gli impegni di lavoro hanno catalizzato ogni mia risorsa e le uscite fra fine maggio e fine luglio sono state letteralmente rubate al lavoro e alla famiglia.

In questo periodo si è svolto il solito campo estivo del GAWH alla Balma. Per me è stato molto positivo in quanto sono riuscito ad anticipare la partenza di un giorno e cogliere una nottata di bel tempo in più visto che le previsioni andavano peggiorando verso la giornata di Domenica. La brevità delle notti a cavallo del solstizio è stata argomento di discussioni sulla opportunità di programmare il campo estivo a luglio piuttosto che a giugno.

Mio malgrado devo raccontare che al campo estivo sono arrivato senza la parte superiore del cavalletto!!! Evidentemente sotto stress può succedere di tutto anche a chi si ritiene più esperto. In definitiva alle 19 sono ripartito per Torino, ho caricato il cavalletto e sono ritornato alla Balma, e a mezzanotte e un quarto scattavo la prima foto.

Non ho ancora ricevuto multe per eccesso di velocità.

A fine giugno mi è arrivato il nuovo CCD, un Atik 4000 a colori che ho potuto collaudare nelle due uscite di luglio. Tutta un'altra storia rispetto alla Canon (che comunque resta una grande macchina per gli astrofotografi), e finalmente comincio a convincermi che vale la pena allungare i tempi di posa e fare più qualità che quantità nelle mie riprese.

A fine luglio mi è arrivato anche il filtro Baader per la 350D che ho montato a tempo di record e provato nell'ultima uscita di luglio alla Balma. Finalmente si riescono a ribilanciare i colori e ho deciso saltuariamente di portare anche la fedele Vixen SP per realizzare foto a largo campo con la 350D.

Le vacanze estive in Calabria sono state del tutto prive di attività astronomica tranne qualche occhiata col binocolo al cielo in meridiano dalla spiaggia. Lo spettacolo della via lattea con 7° in più di cielo rispetto a quanto si vede dalle Alpi mi lascia sempre senza parole.


Quindi la luna nuova di settembre mi trova in astinenza totale da 45 giorni, e fremo! Ci si mette il tempo capriccioso a rovinare i piani per il weekend del 11/12. Le previsioni per il weekend successivo sono penose, ma la nottata del 17/18 è data serena senza riserve. All'appello risponde Leonardo col solito entusiasmo. Mi organizzo per prendere un giorno di ferie e per poter uscire il più presto possibile dal lavoro.

E qui cominciano i guai. Al lavoro ho fatto le 19 e a dirla tutta avrei dovuto restare un paio d'ore in più: di fatto sono evaso. Ho caricato la macchina mettendo tutto alla rinfusa e sono partito a tempo di record. Ho cenato mentre guidavo. Ho imprecato molte volte perché sarei arrivato al Vaccera verso le 21 e avrei dovuto montare al buio. All'arrivo al Vaccera la conferma di quanto Leonardo mi aveva accennato per telefono: il cielo, che ancora a Pinerolo sembrava totalmente sgombro, era velato da nuvole basse e sottili che lasciavano sul terreno un'umidità fastidiosa.

Monto lo stesso nella speranza che col progredire della notte l'umidità si stabilizzi. Alle 10.30 sono pronto ma il cielo è completamente coperto e dobbiamo aspettare fino alle 11:30 prima di intravedere qualche stella. A me basta: devo provare il setup con CCD e NFQ a F/3,6 e.... ORRORE! non arrivo al fuoco. Dopo un attimo di smarrimento escogito uno stratagemma che mi consente lo stesso di fotografare: monto il filtro CLS sul CCD e lo fisso al telescopio proprio sulla ghiera del filtro (nella speranza che il tutto regga).

In effetti arrivo al fuoco ma l'Atik farà un bel capitombolo, fortunatamente senza conseguenze . La fisso più saldamente e comincio a fare qualche posa.

Il cielo si è coperto e scoperto una mezza dozzina di volte, con umidità a ondate sempre più consistenti e con Leonardo facenvamo a turno con il phon per spannare le ottiche . Alla fine della nottata gli strumenti sgocciolavano e i vestiti erano letteralmente inzuppati d'acqua.

Inoltre quando è caduto il CCD si è sporcato il filtro CLS, ripulirlo in modo che non lasciasse aloni sulle immagini è stata un'impresa e, dulcis in fundo, si è formata condensa anche sulla finestra ottica del CCD. Nonostante tutte queste complicazioni ho collezionato 90 minuti di esposizione accettabile su sh2-119 che rielaborata a casa con calma mi sembra non male.

Anche Leonardo s'è dato da fare per quanto possibile e ha tirato fuori l'Ha di una Cocoon niente male.

...e come al solito con Leonardo abbiamo considerato il bicchiere mezzo pieno (d'umidità!).

Alla prossima!


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