Prismi, reticoli, fenditure!

Sono le parole chiave della spettroscopia. L'accoppiamento di questi oggetti a vari tipi di ottica e di sensore produce una miriade di possibili configurazioni fra le quali il neofita rimane disorientato. Come per la scelta di un telescopio, esistono configurazioni generiche (più flessibili nel riprendere oggetti di vari tipi) e configurazioni specialistiche (dedicate a oggetti specifici); esistono inoltre configurazioni più semplici da realizzare e/o gestire e configurazioni più complesse da cui il neofita, per qualche tempo, dovrebbe mantenersi alla larga.

Essendo già possessore di uno Star Analyser 100 (SA100) mi sono orientato da subito alla spettrometria a tutta apertura, che costituisce l'approccio più semplice che si possa adottare. In aggiunta questa configurazione mi consente di non allontanarmi troppo dalla configurazione fotografica preesistente. Il mio desiderio iniziale era quello di poter implementare il setup per la spettroscopia in modo da poter gestire in remoto sia riprese deppsky che di spettrometria; il desiderio non si è realizzato in quanto ponendo l'SA100 nella ruota portafiltri la distanza fra reticolo e sensore è troppo breve, lo spettro risultante è troppo corto, e non si sfruttano appieno nè la risoluzione (già bassa) del reticolo, nè l'ampiezza del sensore.

Dopo qualche esitazione ho determinato che la scelta migliore era quella di utilizzare il GSO 8" ponendo il reticolo in una comoda filettatura già esistente all'interno del focheggiatore a 105mm dal sensore ZWO2600M (con focheggiatore tutto ritratto; con immagine a fuoco la distanza si aggira sui 110mm).


Altre modifiche minori che ho realizzato: (1) tolto il telecompressor che mi consentiva di utilizzare il GSO a ~f/5.6; non serve, anzi la lunghezza focale maggiore va a tutto vantaggio della risoluzione. (2) l'SA100 è si presenta come un filtro da 1"1/4 e ciò produce una vignettatura tale da rendere inutilizzabile la guida fuori asse; ho montato in parallelo al GSO un'ottica guida Orion Guidescope da 50mm f/3.3; mi aspetto qualche problema di guida ma nulla di preoccupante. (3) banale: ho tolto un filtro dalla ruota portafiltri lasciandola al suo posto: mi servirà in seguito per toglirmi un altro sfizio: misurare la larghezza effettiva di banda dei filtri nebulari in mio possesso.

Per fissare alcuni parametri, il mio setup è caratterizzato in teoria (il seeing poi la fa da padrone, come sempre) da un potere risolutivo di ~4.8Å a 6563Å e una dispersione di ~3.5Å/pixel. Tutti i passaggi e le formule che ho utilizzato (che quì non riporto per brevità) sono tutte facilmente rintracciabili nei siti che ho citato in introduzione.

Non serve altro: il sistema è già pronto per riprendere il primo spettro.
Ma attenzione: il neofita deve sempre cominciare da una stella di classe A!!!





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