astromaster

 

L'astrofotografia è passatempo sufficientemente complicato per cui le innovazioni tecniche sono sempre bene accette, fermo restando che tecniche nuove richiedono uno sforzo iniziale che può essere anche notevole. Negli anni ho fatto tesoro di diverse esperienze, sia dirette sia per interposta persona, che mi hanno portato a mettere insieme un'attrezzatura tecnologicamente complessa ma che rende l'astrofotografia alla mia portata con uno sforzo modesto in fase operativa.

L'ultima seria difficoltà che incontro è la messa a fuoco. La principale causa è una leggera miopia che, pur non costringendomi a indossare perennemente gli occhiali, mi rende prono ad errori sistematici nella messa a fuoco. Non mi dilungo sulle decine di espedienti provati in passato per risolvere il problema (e sui chilometri di pellicola finiti nella monnezza!). Solo recentemente ho provato la maschera di Hartman a tre fori che funziona veramente bene e mi consente di arrivare a un fuoco ottimale senza perdere molto tempo.
La cosa fastidiosa che dovevo eliminare rimaneva il viavai dal telescopio al PC e viceversa per esaminare l'immagine e ritoccare la messa a fuoco.
Grazie alla disponibilità di Gianfranco, che mi ha fabbricato tutte le parti essenziali, ho montato un focheggiatore elettrico sul mio rifrattore Vixen 102SS.


 

Ritengo che la semplicità dell'idea la renda applicabile a qualunque telescopio dotato di messa a fuoco a cremagliera e di un paio di fori filettati da poter utilizzare come ancoraggio del supporto.
Ho utilizzato un vecchio motore a spazzole a 12V comprato dalla RS-components per realizzare l'inseguimento siderale su una montatura non dotata di motore in AR. il motore ha un riduttore con rapporto 1:1620 per cui l'alberino si muove con velocità sufficientemente bassa. Ho inoltre ordinato, sempre alla RS le pulegge e la cinghia dentata che garantiscono un backlash minimo nell'inversione del moto. Infine ho comprato 2 relè e un interruttore bistabile a doppio contatto per realizzare un telecomando (a filo) per comandare il movimento del motore.

In questo modo posso stare comodamente seduto a valutare la messa a fuoco al PC e azionare il focheggiatore tramite telecomando.
L'unica difficoltà seria del progetto è la realizzazione del supporto che deve essere sufficientemente solido e non può prescindere dai punti su cui ancorare il motore, e della forma del focheggiatore. Insomma ve la dovete disegnare e far realizzare.
Altro elemento critico è la lunghezza della cinghia; meglio calcolare in anticipo una quota ottimale per la puleggia solidale al motore e poi ritoccare l'altezza del basamento che sorregge il motore per non ritrovarsi con una cinghia troppo stretta ( si può rovinare la cremagliera) oppure troppo lasca (backlash assicurato). Se ci si vuole tenere un margine, meglio sbagliare per difetto e poi aggiungere qualche spessore (una, due rondelle) sotto il basamento.


Il tutto mi è costato intorno ai 100 euro, ma è possibile realizzare la cosa a costi anche molto inferiori recuperando i materiali da una vecchia stampante.
Il focheggiatore funziona perfettamente e mi ha reso finalmente un astrofilo felice.
Per raggiungere la perfezione bisognerebbe interfacciarlo al PC per realizzare la messa a fuoco automatica, come ormai diversi software permettono di fare... ma questa è un'altra storia.


PS: il lettore attento si sarà chiesto: 'ma perchè costui non si compra un focheggiatore elettrico fra i tanti disponibili?'


Perchè costano troppo!!!


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